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NGC 6960, NGC 6992 e NGC 6979 - Il Velo
La Nebulosa Velo é un prototipo di resto di supernova di mezza età ed é un laboratorio ideale per studiare la fisica
dei resti di supernova a causa della sua posizione nella nostra Galassia, della sua relativa vicinanza e delle sue grandi dimensioni. Conosciuta anche come Anello del Cigno, la Nebulosa Velo
si trova nella costellazione del Cigno distante circa 1.500 anni luce dalla Terra. Le stelle nella nostra Galassia, e in altre galassie, nascono e poi muoiono. La durata della vita di una
stella dipende dalla sua massa. Quanto più massiccia é la stella, tanto più breve é la sua vita. Quando una stella significativamente più massiccia del nostro Sole rimane senza carburante,
collassa e si fa esplodere in una catastrofica esplosione di supernova. Una supernova rilascia così tanta luce che può eclissare un’intera galassia di stelle messe insieme. La stella che esplode
spazza via un'enorme bolla nei suoi dintorni, circondata da veri e propri detriti stellari insieme al materiale spazzato via dall'onda d'urto. Questo guscio di gas luminoso e dai colori vivaci
forma una nebulosa che gli astronomi chiamano "resti di supernova". Un tale residuo può rimanere visibile molto tempo dopo che l’esplosione iniziale si é attenuata. Gli scienziati stimano che
l’esplosione della supernova Veil sia avvenuta tra 5.000 e 10.000 anni fa. Affascinanti sbuffi di gas simili a fumo sono tutto ciò che rimane visibile di quella che una volta era una stella
nella nostra Via Lattea. I filamenti di gas intrecciati simili a corde nella Nebulosa Velo risultano dalle enormi quantità di energia rilasciata quando i detriti in rapido movimento dell'esplosione
si riversano nell'ambiente circostante e creano fronti d'urto. Queste scosse, provocate da detriti che si muovono a 600000 chilometri orari, riscaldano il gas a milioni di gradi. È il successivo
raffreddamento di questo materiale che produce i colori brillanti e luminosi. Sebbene solo circa una stella ogni secolo nella nostra Galassia finisca la sua vita in questo modo spettacolare,
queste esplosioni sono responsabili di rendere tutti gli elementi chimici più pesanti del ferro, oltre ad essere i principali produttori di ossigeno nell'universo. Elementi come rame, mercurio,
oro e piombo vengono forgiati in questi eventi violenti. I gusci in espansione dei resti di supernova si mescolano con altre nubi della Via Lattea e diventano la materia prima per nuove generazioni
di stelle e pianeti. Gli elementi chimici che costituiscono la Terra, e in effetti quelli di cui siamo fatti noi stessi, si sono formati nelle profondità delle stelle antiche e distribuiti da
esplosioni di supernova in nebulose come quella che vediamo qui.
Rifrattore Omegon Pro APO 72/400 Quintuplet ridotto a 280mm e camera veTEC 571 M
posa totale di 22 ore e 10 minuti divise in
OIII: 58 x 600 sec.
H-alpha: 48 x 600 sec.
RGB: 10 x 300 sec. + 4 x 600 sec. (per canale)
Foto ed elaborazione di Gerardo Sbarufatti |