Nebulose |
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Il campo intorno alla stella Wolf-Rayet 134
La stella Wolf-Rayet 134 (la stella più luminosa al centro della nebulosa ad anello) é una stella molto calda con una temperatura di oltre 63000 K e una luminosità di circa 400000 volte superiore a quella del Sole. La sua radiazione e i venti molto potenti sono la ragione per cui si forma la nebulosa ad anello nel mix di materia stellare e gas circostante. Le stelle Wolf-Rayet perdono una parte enorme della loro massa nei venti stellari, il che aiuta a creare questa vista spettacolare. La distanza dalla Terra é di circa 6000 anni luce e la massa di WR 134 é considerata pari a 18 masse solari, il che, combinato con la sua temperatura super elevata, la sta mettendo sulla strada per diventare una supernova quando raggiungerà la fine della sua vita... WR 134 era una delle tre stelle del Cigno osservate nel 1867 ad avere spettri insoliti costituiti da intense linee di emissione anziché dalle più normali linee di continuum e assorbimento. Questi furono i primi membri della classe di stelle che vennero chiamate stelle di Wolf-Rayet (stelle WR) da Charles Wolf e Georges Rayet che scoprirono il loro aspetto insolito. È un membro della sequenza dell'azoto delle stelle WR, mentre le altre due (WR 135 e WR 137) sono entrambe membri della sequenza del carbonio che hanno anche compagne OB. Nell'immagine in bianco e nero ripresa con un filtro OIII (2a immagine dall'alto) si mostra meglio lo sviluppo del materiale eiettato dalla stella. La 3a immagine è ottenuta nella riga dell'idrogeno (H-alpha) La 4a immagine è quella ottenuta dalla composizione dei filtri LRGB Nell'immagine con gli spettri stellari (5a dall'alto) si notano le righe di emissione anziché di assorbimento. Rifrattore Tecnosky 115/800 e CCD Atik 4000M posa totale per l'immagine HOLRGB di 20 ore e 44 minuti divise in L: 8 x 600 sec. RGB: 6 x 480 sec. binning 2x2 (per canale) OIII: 22 x 1800 sec. H-alpha: 12 x 1800 sec. spettro: Omegon AP 72/400 + ASI462MC + StarAnalyser 100, distanza reticolo-sensore 55 mm Foto ed elaborazione di Gerardo Sbarufatti |
Nebulosa Rosetta
Astrografo Tecnosky AG70 70/350 e camera ASI 071C 31x300 sec. con filtro Optolong L-eNhance, da Cremona Foto ed elaborazione di Massimo Bollini |
M 20 - Nebulosa Trifida
Rifrattore Vixen SD103S f/7.7 e camera QHY168C senza filtri Foto ed elaborazione di Massimo Bollini |
IC 1318
Il Cigno é ricco di nebulose, alcune luminosissime altre scurissime al punto di oscurare tutto quello che hanno dietro. E' il caso della B347 o della meno densa LDN 889 che taglia a metà la nebulosa ad emissione IC 1318 la quale é composta da diverse zone catalogate come DWB 72-76-77-81. Una bella nebulosetta azzura (Bernes 21) spicca nel canalone e due piccollisime nebulose planetarie si fanno vedere insieme a queste giganti gassose. Poi, poi c'é quella testa, sembra un equino, un cavallo, la Testa di Cavallo. Certo il nostro cervello ci fa vedere figure famigliari ovunque. Tutto quella notte é stato fatto, tre ore e mezza di notte astronomica ma oltre 5 ore di esposizione Luna oltre il primo quarto compresa Rifrattore Tecnosky 115/800 e CCD Atik 4000M posa totale di 5 ore e 10 minuti ore divise in L: 5 x 600 sec. RGB: 4 x 450 sec. binning 2x2 (per canale) H-alpha: 6 x 1800 sec. Foto ed elaborazione di Gerardo Sbarufatti |